Da qualche anno in ambito termotecnico stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione culturale nel dimensionamento degli impianti di condizionamento. La selezione dei relativi componenti - dal punto di vista energetico - non viene più effettuata solo secondo criteri di efficienza puntuali (ad esempio COP, EER), bensì seguendo un ben più realistico approccio energetico, basato su indici medi stagionali rapportati a condizioni di carico e a profili climatici specifici dell’area geografica di riferimento (SCOP, SEER).
Tuttavia nell’ambito degli impianti centralizzati tale approccio non può limitarsi all’analisi prestazionale dei gruppi frigoriferi e dei terminali d’impianto, ma deve contemplare una attenta valutazione dei consumi elettrici di tutti i sistemi ausiliari, primi fra tutti quelli delle pompe di circolazione che incidono sensibilmente sui costi di esercizio di tutto l’impianto, ed in particolare negli edifici ad alte prestazioni energetiche.
Recentemente si stanno affacciando nel mercato sistemi integrati che consentono la modulazione della portata d’acqua direttamente al circuito primario. Noti in letteratura con l’acronimo VFPP (Variable Flow Primary Pumping), tali sistemi rappresentano allo stato attuale la migliore soluzione in termini di risparmio energetico nella distribuzione dell’energia termofrigorifera.
Tale applicazione ha richiesto lo sviluppo di nuovi sistemi hardware e sofisticati algoritmi software, fino a qualche anno fa non realizzabili. L’inserimento di un sistema di gestione centralizzato (controller) nella catena di regolazione assicura affidabilità e stabilità alle fluttuazioni, anche in condizioni di carico fortemente parzializzato.
Su questo specifico argomento, saranno richiamati concetti impiantistici fondamentali quali l’applicazione delle pompe a velocità variabile, l’impiego delle valvole a 3 e a 2 vie, il bilanciamento dei circuiti.
Saranno poi illustrati nel dettaglio la logica dei sistemi VFPP, i risultati dei test dinamici condotti in laboratorio, gli esempi di applicazioni impiantistiche in campo ed i risultati di una analisi energetica comparativa con i sistemi tradizionali.
La partecipazione all'incontro riconosce:
- 3 CFP agli Ingegneri iscritti agli Ordini
- 3 CFP ai Periti Industriali iscritti ai Collegi
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