Si è conclusa a Parigi Cop21: oltre 10 giorni di lavori, un testo di 12 pagine e 29 articoli, e nessun accordo vincolante per la riduzione delle emissioni a livello globale.
Il Presidente AiCARR de Santoli, che già nelle scorse settimane aveva espresso riserve sui possibili risultati dei negoziati (leggi news del 3 dicembre), ha rilasciato una dichiarazione riportata dalle principali agenzie di stampa, e pubblicata il 13 dicembre da Il Messaggero e Il Mattino.
“Su Cop21 speravamo di essere smentiti – ha osservato Livio de Santoli - ma il risultato finale non ci dà motivo di essere soddisfatti. Basare un accordo sul meccanismo di un protocollo che deve essere ratificato dalla maggior parte dei Paesi, come è stato per Kyoto, non è la strada migliore per raggiungere obiettivi ambiziosi che salvino il pianeta”.
“Anche a Parigi – ha proseguito de Santoli - è mancato un serio lavoro sul capitolo del 'climate finance', infatti ci troviamo a dover fronteggiare il cambiamento climatico con risorse economiche del tutto insufficienti. Inoltre, non si è fatto riferimento all'obiettivo di arrivare al 2050 con una produzione di energia da rinnovabili al 100% e con una moratoria sulle estrazioni dei fossili. Per queste ragioni non brindiamo all'accordo, che si può considerare al ribasso".