Gli ambasciatori presso l'UE hanno confermato il 31 gennaio scorso l'accordo politico raggiunto a dicembre tra la Presidenza estone e il Parlamento europeo sulla versione riveduta della Direttiva sulla prestazione energetica in edilizia.
La Direttiva è destinata a migliorare l'efficienza energetica degli edifici e a incentivare la ristrutturazione degli immobili; tra i suoi obiettivi a lungo termine vi è quello di decarbonizzare l'attuale parco immobiliare europeo, scarsamente efficiente. Come si legge nel comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Consiglio europeo e del Consiglio UE “la Direttiva promuove ristrutturazioni economicamente efficienti, introduce un indicatore d'intelligenza per gli edifici, semplifica le ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento d'aria e promuove l’elettromobilità mediante la creazione di posti auto per i veicoli elettrici.
Gli edifici rappresentano il 40% del consumo totale di energia in Europa. Migliorando le norme esistenti, avvalendosi dei recenti sviluppi tecnologici e promuovendo ulteriormente l'efficienza energetica, l'UE compie un importante passo avanti verso l'adempimento degli obiettivi di efficienza energetica per il 2020 e il 2030”.
Dopo l'approvazione del regolamento da parte del Consiglio e del Parlamento, la Direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE per entrare poi in vigore venti giorni dopo; il periodo di recepimento è di 20 mesi.