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11/03/2020
 
Efficienza energetica: serve un Testo Unico. La nota di AiCARR
 

AiCARR ha inviato una nota alla stampa nella quale riassume i punti salienti di quanto proposto nel documento depositato il 25 febbraio scorso in occasione dell’Audizione presso la 10ª Commissione permanente (Industria, commercio e turismo) del Senato, sul D.Lgs. relativo alla prestazione energetica e all'efficienza energetica in edilizia, di cui abbiamo dato notizia nello scorso numero della newsletter.

In particolare, l’Associazione ribadisce la necessità di un Testo Unico sull'efficienza energetica, "al fine di avere un coordinamento tra tutti i testi legislativi interessati" ed evidenzia che "Il testo attuale recepisce formalmente la Direttiva, modificando e integrando il testo del D.Lgs. 192/05, ma non fa cenno all'indice SRI (Indicatore di predisposizione degli edifici all'intelligenza), per cui viene il dubbio che l’Italia non intenda adottare questo indicatore".

Inoltre: "Lo schema di Decreto si propone come modifica del solo D.Lgs. 192/05, ma - dichiara AiCARR - a nostro avviso va coordinato con il DPR 74/2013, il DM 26/6/2015 e il D.Lgs. 28/2011 all'allegato III. A questo proposito, va sottolineato che l'articolo 8 della Direttiva 844 stabilisce che in caso di nuova installazione, sostituzione o miglioramento di sistemi tecnici per l'edilizia effettuati per ottimizzarne il consumo energetico, gli Stati membri stabiliscono i requisiti di impianto da applicare per quanto tecnicamente, economicamente e funzionalmente fattibile.

“Questa impostazione - sottolinea ancora AiCARR - è in netto contrasto con quella a oggi prevista dall'allegato III del D.Lgs 28/11 sulla copertura da fonti energetiche rinnovabili, che considera solo l'impossibilità tecnica. A maggior ragione, si auspica che parallelamente al Decreto di recepimento della Direttiva si metta mano anche alla revisione dell'Allegato III del D.Lgs. 28/2011 senza aspettare il recepimento della nuova direttiva sulle FER". AiCARR rileva anche che "Il testo parla di qualità dell'aria ma non fornisce indicazioni o provvedimenti concreti su tale tema”.

Infine, viene evidenziato che "La Direttiva 844 prevede che la strategia a lungo termine contenga le politiche e le azioni senza alcuna distinzione temporale, ovvero fin da subito, impegno non recepito dal comma 4 del testo, che rappresenta una deviazione dal testo e dagli intenti della direttiva. Se si considera che il PNIEC è stato pubblicato il 21 gennaio scorso e che il primo aggiornamento del PNIEC, da proporre alla Commissione europea è previsto per il 30 giugno 2023, si rischia di non avere le politiche e le azioni, almeno fino a quella data”.

Segnaliamo che i medesimi commenti depositati in Senato sono stati inviati anche alla Commissione Attività Produttive della Camera e, data l’attuale impossibilità di organizzare riunioni frontali, saranno discussi a porte chiuse il giorno 17 marzo.

Il documento depositato in Senato è consultabile sul sito nella sezione Normativa/Consultazioni.

 
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