È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Raccomandazione UE del 19/06/2024, n. 1716 che indica agli Stati membri come interpretare le norme che rendono l’efficienza energetica una priorità in tutti i settori, primo tra tutti il pubblico, che dovrà svolgere un ruolo esemplare. Gli Stati membri dovranno assicurare complessivamente una riduzione del consumo energetico finale di almeno l’11,7% nel 2030 rispetto alle previsioni di consumo fatte nel 2020.
Gli articoli salienti della direttiva UE 2023/1791 a cui fa riferimento la raccomandazione UE sono:
- l’art. 5 (Ruolo guida del settore pubblico in materia di efficienza energetica), che prevede la riduzione del consumo complessivo di energia finale degli enti pubblici almeno dell’1,9% l’anno rispetto al 2021;
- l’art. 6 (Ruolo esemplare degli edifici degli enti pubblici), che prescrive che almeno il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffrescati di proprietà degli enti pubblici dovrà essere ristrutturato ogni anno per trasformarli in edifici a emissioni zero (ZEB) o almeno in edifici a energia quasi zero (NZEB);
- l’art. 7 (Appalti pubblici), che fissa i requisiti minimi per le procedure di affidamento degli appalti pubblici, tra cui l’obbligo per contratti pubblici di appalto e concessione di valore pari o superiore alle soglie europee di acquistare esclusivamente prodotti, servizi, edifici e lavori ad alta efficienza energetica.
Le norme si legano anche alle disposizioni della Direttiva EPBD “Case green” sulla prestazione energetica nell'edilizia. In particolare, per quanto riguarda gli edifici NZEB, ZEB, gli attestati di prestazione energetica (APE), la rassegna del parco immobiliare effettuata nel quadro dei piani nazionali di ristrutturazione degli edifici, la banca dati sulla prestazione energetica degli edifici e i passaporti di ristrutturazione.