«Sostenibilità» e «Patrimonio storico» sono termini che appartengono a sfere sempre più frequentemente tangenti e interagenti, a partire dalla constatazione per cui il patrimonio, quale espressione di civiltà, è il primo e più evidente riferimento culturale per uno specifico luogo. Guardare ad esso non solo come memoria del passato, ma anche quale risorsa attiva per il futuro, significa inserirlo in un processo di rivitalizzazione a vantaggio della collettività. Tuttavia, le questioni sollevate dai pressanti problemi di risparmio di risorse e di ottimizzazione nei processi di gestione hanno molteplici, e talvolta conflittuali, implicazioni.
Il confronto tra diversi esperti che, ciascuno nella propria specificità di ruolo e competenze, condividono comuni obiettivi di tutela, valorizzazione e sostenibilità, può giocare un ruolo chiave per superare gli stretti confini disciplinari, riportando il problema della «sostenibilità» su un piano non riduttivo ma consapevole delle molte e diverse implicazioni che le questioni poste dall’obiettivo del risparmio energetico hanno sull'ambiente costruito.
Un nuovo e diverso approccio, oltre a inediti orizzonti di ricerca e di attività professionale, possono quindi essere investigati e praticati, per contribuire a ribaltare obiettivi e riferimenti culturali di carattere eccessivamente tecnicistico che spesso influenzano il dibattito e le sperimentazioni.
Il seminario costituisce un’occasione per mettere a confronto esperti che, a vario titolo e con diverse ricadute professionali, lavorano in modo sinergico sul tema dell’efficienza energetica nel patrimonio storico, mettendone in luce limiti, opportunità e potenzialità.
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