È stata presentata oggi a Palazzo Chigi la Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017, adottata con Decreto interministeriale del MiSE e del Ministero dell’Ambiente. Il piano di indirizzo e programmazione della politica energetica nazionale prevede un totale di investimenti di 175 miliardi al 2030, ripartiti in reti, infrastrutture, fonti rinnovabili ed efficienza energetica.
Il testo è frutto di un iter durato un anno che ha visto, come ultimo atto, la consultazione pubblica alla quale AiCARR ha partecipato, prima sollecitando e raccogliendo direttamente i commenti dei Soci e in seguito elaborando un documento inviato al MiSE.
Partendo dalla premessa che l’Italia ha raggiunto in anticipo gli obiettivi europei, con una quota di rinnovabili pari al 17,5% sui consumi complessivi al 2015, rispetto al target del 17% previsto per il 2020, e che i recenti progressi tecnologici offrono nuove opportunità in termini di risparmio energetico e sostenibilità, la SEN 2017 ha l’obiettivo di rendere il sistema energetico nazionale più competitivo, anche attraverso la costante riduzione del gap di prezzo e di costo dell’energia rispetto al resto d’Europa, sostenibile, in linea con gli obiettivi ambientali e di decarbonizzazione stabiliti a livello europeo e nella COP 21, e sicuro, con il continuo miglioramento della sicurezza di approvvigionamento e di flessibilità dei sistemi e delle infrastrutture energetiche, per rafforzare l’indipendenza energetica dell’Italia.
Fra i target previsti dalla SEN: la riduzione dei consumi finali da 118 a 108 Mtep, con un risparmio di circa 10 Mtep al 2030, e una quota del 28% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030, rispetto al 17,5% del 2015; più nel dettaglio, l’obiettivo si articola in una quota di rinnovabili sul consumo elettrico del 55% al 2030, rispetto al 33,5% del 2015; in una quota di rinnovabili sugli usi termici del 30% al 2030, rispetto al 19,2% del 2015; in una quota di rinnovabili nei trasporti del 21% al 2030, rispetto al 6,4% del 2015. La SEN prevede inoltre la cessazione della produzione di energia elettrica da carbone con un obiettivo di accelerazione al 2025, da realizzare attraverso adeguati interventi infrastrutturali, e una riduzione delle emissioni pari al 63% al 2050.
Alcuni altri obiettivi sono l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico clean energy (da 222 milioni nel 2013 a 444 milioni nel 2021) e la promozione della mobilità sostenibile e dei servizi di mobilità condivisa.
Il raggiungimento degli obiettivi presuppone alcune condizioni necessarie e azioni trasversali, fra cui azioni di semplificazione e razionalizzazione della regolamentazione per garantire la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti necessari alla transizione energetica, senza indebolire la normativa ambientale e di tutela del paesaggio e del territorio né il grado di partecipazione alle scelte strategiche e intervenendo tempestivamente per formare i lavoratori e qualificare nuove professionalità, rendendo l’efficienza energetica opportunità di lavoro e di crescita.
Infine, la SEN prevede precise azioni di governance, attuazione e monitoraggio, fra le quali l’istituzione di una cabina di regia, costituita dai Ministeri dello sviluppo economico e dell’Ambiente, con la partecipazione dei Ministeri dell’economia, dei trasporti e dei beni culturali, con una rappresentanza delle Regioni e con periodico coinvolgimento degli enti locali, degli stakeholders e delle parti sociali, come più volte auspicato da AiCARR.
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