È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo il Decreto interministeriale del 16 febbraio 2016 recante “Aggiornamento della disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili”: il Conto Termico 2016, che entrerà in vigore il 31 maggio prossimo.
Fra le novità introdotte dal Decreto (consultabile dai Soci nella sezione Normativa/Legislazione/Nazionale) rientra l’ampliamento degli interventi agevolabili: per le PA, opere quali la trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero” e l’installazione di tecnologie di building automation e di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore; per i privati, interventi di piccole dimensioni, come ad esempio la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore. Sono previste inoltre semplificazioni burocratiche per l’accesso agli incentivi, quali l’eliminazione dell’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW, la creazione da parte del GSE di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà consentito un iter semplificato per la compilazione delle domanda, la predisposizione di una modulista predeterminata per la presentazione delle domande. Inoltre, gli incentivi saranno erogati in 90 giorni, invece dei 180 previsti dal precedente Conto Termico.
II Presidente de Santoli, in una nota inviata alla stampa, ha così commentato il nuovo Conto Termico.
"Gli incentivi previsti per le rinnovabili termiche e per gli interventi sull'efficienza energetica di piccole dimensioni con il nuovo Conto Termico sono senz'altro una buona notizia. Si prevedono ben 900 milioni di euro suddivisi tra privati e Pubbliche Amministrazioni, ma non è oro tutto quello che luccica".
"Abbiamo assistito – prosegue de Santoli - a due criticità che rischiano di inficiare il nuovo Conto termico: prima di tutto, il ritardo per aggiornare il Conto termico a partire dal Decreto ministeriale del 2012 ed in secondo luogo la scarsa attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni che a fine 2014 hanno avuto accesso a poco più di 4 milioni di euro di incentivi rispetto ai 200 milioni di euro disponibili come dotazione complessiva ad esaurimento”.
"Per questo – conclude il Presidente AiCARR - è necessario lanciare una grande campagna di comunicazione indirizzata sia ai Comuni che ai privati cittadini, per far comprendere che le rinnovabili termiche e l'efficienza energetica non sono le cenerentole del futuro sviluppo economico, ma una leva sulla quale fondare un nuovo modello di consumi energetici".