Prendere coscienza di quanto si consuma e di quanto si potrebbe risparmiare intervenendo sull’esistente è uno degli obiettivi della certificazione energetica, primo strumento per lo sviluppo di una consapevolezza sullo “stato dell’arte” dell’edificio analizzato. La certificazione energetica è, però, soltanto uno spunto per fare comprendere alcuni elementi anche a coloro che non sono tecnici; una volta acquisita tale conoscenza occorre concretizzare l’impegno a raggiungere un determinato obiettivo di risparmio.
L’operazione è approcciabile solamente da personale tecnico ma, anche in ambito tecnico, non è sempre scontato che le soluzioni proposte per l’ottenimento di un risparmio energetico siano quelle che meglio ottimizzano il rapporto costi-benefici.
Dunque, è necessario che chi gestisce e amministra immobili si rivolga a professionisti e a strutture organizzative, le ESCo, che, grazie a un know-how specifico e utilizzando lo strumento della diagnosi energetica, sono in grado di valutare le operazioni di efficienza energetica, massimizzando le risorse a disposizione e garantendo all’utente finale un risultato sia in termini di risparmio energetico sia di messa in sicurezza degli impianti presenti.
Il modulo Diagnosi energetica, in programma nel Percorso Approfondimenti il 30 maggio, è volto a chiarire nel dettaglio il concetto di diagnosi energetica, anche nel confronto con la certificazione energetica. Verranno definiti i vari livelli di diagnosi, determinandone scopi e campi di applicazione. Sarà inoltre presentata la successione delle fasi che portano alla definizione dell’intervento ottimale.
Docenti: Prof. Ing. Livio Mazzarella, Dipartimento di Energia, Politecnico di Milano;
Ing. Luca A. Piterà, Segretario Generale AiCARR
Verranno richiesti CFP per ingegneri e periti industriali.
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