È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore dal 15 aprile scorso il Decreto-Legge n. 39/2023 recante “Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche”, il cosiddetto Decreto Siccità.
Il Decreto introduce la possibilità di costruire vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo senza titolo abilitativo fino a un massimo di 50 metri cubi di acqua per ogni ettaro di terreno coltivato. Inoltre, istituisce una cabina di regia per la crisi idrica, prevede poteri sostitutivi per la gestione di situazioni di inerzia, ritardo o difformità nella progettazione ed esecuzione degli interventi infrastrutturali, nomina un Commissario straordinario nazionale e adotta altre misure per garantire un efficiente utilizzo delle risorse idriche.
Il Decreto Siccità prevede anche: la riutilizzazione a scopi irrigui delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione già in esercizio al 15 aprile di quest'anno, modifiche alla disciplina degli impianti di desalinizzazione, l'istituzione di Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e il rafforzamento del sistema sanzionatorio per gli inadempimenti nell'ambito delle attività di esercizio e manutenzione delle dighe. Infine, la misura dispone l'approvazione di un piano di comunicazione relativo alla crisi idrica.