Efficienza energetica, energie rinnovabili, sistemi di riscaldamento e raffreddamento decarbonizzati e soluzioni tecniche efficienti per costi e impatto ambientale. Sono i principi cardine del manifesto di REHVA per raggiungere gli obiettivi climatici entro il 2050, il Patto “Edifici pronti per il 2050”.
L'associazione ha inviato un manifesto alle forze parlamentari riguardo l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un ambiente economico, sostenibile, sicuro, sano e confortevole.
Il Manifesto REHVA, creato dal Gruppo per le Politiche e le Attività di Advocacy di REHVA (EUPAG), è stato tradotto in diverse lingue, tra cui l'italiano, ed inviato a oltre 60 candidati a livello europeo e nazionale (Italia, Francia, Germania, Romania, Slovacchia), ricevendo feedback positivi. Nonostante il poco tempo a disposizione per l'approvazione prima delle elezioni, molti candidati hanno sostenuto il manifesto: diversi candidati hanno promesso di integrare la proposta di REHVA nel loro Programma di Lavoro della Commissione per il prossimo mandato, segnando un importante successo per REHVA, alcuni lo hanno direttamente firmato.
Oggi il settore dell'edilizia è responsabile del 37% delle emissioni di carbonio dell'UE e ha un ruolo chiave nel raggiungimento della neutralità del carbonio entro il 2050.
La necessità di una buona qualità dell'aria non riguarda soltanto gli ambienti esterni ma l'OMS ha evidenziato come la causa di molti decessi prematuri in Europa sia stata la cattiva qualità dell'aria che si respira negli spazi interni, più inquinata di quella esterna.
Per questo REHVA sostiene lo sviluppo di politiche europee relative alla qualità dell'ambiente interno ed è in prima linea per la loro attuazione a livello nazionale.
Questa iniziativa segna l'inizio di una collaborazione con i Membri del Parlamento, che proseguirà grazie all'impegno a livello sia europeo che nazionale delle diverse associazioni facenti parte di REHVA. Questo sforzo è cruciale per collaborare costruttivamente nei procedimenti di implementazione dei regolamenti in corso, fra i quali l'EPBD.
Scarica il manifesto da questo link.