Pubblicati i dati Terna relativi al 2024: lo scorso anno i consumi elettrici in Italia sono aumentati del 2,2%, mentre la quota da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta il 40% del totale generato.
In particolare, i consumi complessivi hanno toccato quota 312,3 miliardi di kWh, mentre il picco di domanda è stato raggiunto il 18 luglio ed è stato pari a 57,5 GW. Il dato più interessante riguarda però il risultato raggiunto grazie alle fonti rinnovabili, che hanno saputo soddisfare ben il 41,2% della domanda complessiva (rispetto al 37,1% del 2023).
Merito in buona parte di fotovoltaico e idroelettrico, che hanno contribuito alla crescita della produzione da rinnovabili (+13,4%) e della lieve flessione del saldo netto con l’estero (-0,5%). Flessione invece per l’eolico (-5,6%) e il geotermico (-0,8%). Eccezionale la riduzione della produzione da carbone (-71%), ormai sostanzialmente azzerata a eccezione della Sardegna. Sempre secondo i dati forniti da Terna, nel loro complesso le fonti rinnovabili sono cresciute nel 2024 di 7.480 MW, valore superiore di 1.685 MW (+29%) rispetto al 2023, raggiungendo un totale di 76,6 GW di potenza installata (37,1 GW dal solare e 13 GW dall’eolico).
Un altro dato rilevante ha riguardato l’export di elettricità: nel mese di dicembre, per la prima volta, è stata superata quota 4.000 MW. Le interconnessioni si dimostrano così non solo importanti per sopperire alla domanda nazionale, ma anche come strumento di flessibilità per condividere risorse di generazione e capacità di accumulo a fronte di una variabilità sempre più marcata della generazione rinnovabile.