Il Clean Industrial Deal rappresenta la risposta della UE alle sfide dell’industria europea, in particolare agli elevati costi energetici e alla forte concorrenza globale.
Questo piano mira a trasformare la decarbonizzazione in un motore di crescita economica, sostenendo le industrie europee nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Il patto si concentra su due settori chiave: quello delle cosiddette “industrie energivore” (siderurgia, chimica, carta ecc.), che necessitano di supporto per la decarbonizzazione e per affrontare costi elevati e concorrenza globale, e quello delle tecnologie pulite, essenziale per la trasformazione industriale e la relativa competitività futura.
L’accesso a energia pulita e a prezzi accessibili è un problema particolarmente rilevante in Italia, ma non solo: per ridurre i costi la Commissione ha adottato un piano d’azione che prevede l’accelerazione della diffusione dell’energia da fonti rinnovabili e dell’elettrificazione a scapito di quelle legate ai combustibili fossili, oltre alla costruzione di nuove interconnessioni fisiche di rete e a un uso più efficiente dell’energia.
Per finanziare il Clean Industrial Deal verranno mobilitati oltre 100 miliardi di euro, in particolare attraverso un bando specifico di Orizzonte Europa per stimolare ricerca e innovazione e attraverso la modifica del regolamento InvestEU per aumentare le garanzie finanziarie (si stima in tal modo l’attivazione di fino a 50 miliardi di euro).