Il Piano Terna 2025 rivela un significativo incremento delle richieste di connessione alla rete elettrica da parte dei data center, pari a 39,62 GW al 28 febbraio.
Si tratta di un incremento di quasi 10 GW in soli due mesi, con una concentrazione geografica particolarmente indicativa: il 90% delle richieste arriva dalle regioni settentrionali, con la provincia di Milano che da sola raccoglie il 49% delle domande, corrispondenti a oltre 9 GW.
La situazione presenta profili di complessità rilevanti, soprattutto considerando le caratteristiche degli impianti. Le richieste riguardano strutture con potenza media di 140 MW, con ben 15 domande per impianti che superano i 400 MW. La gestione di questo fenomeno risulta particolarmente sfidante, anche a causa dell’assenza di un quadro regolatorio specifico che oggi riconduce questi impianti a generici edifici industriali. Per far fronte a tale domanda, Terna ha annunciato che riesaminerà le soluzioni di connessione insieme alle Regioni, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo infrastrutturale coerente e sostenibile.
Novità anche sul versante legislativo: il 20 marzo scorso il Senato ha approvato un disegno di legge sull’intelligenza artificiale che impegna il Governo a monitorare i costi energetici legati ai data center, seguendo prassi già adottate in altri Paesi.
Alla Camera è stato invece adottato un Testo unico che delega il Governo a regolamentare il settore. Tale documento promuove criteri guida che includono l’utilizzo di energie rinnovabili, il recupero del calore, la semplificazione autorizzativa, l’autoproduzione e l’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale.