Il testo della Legge di Bilancio, approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre e successivamente bollinato dalla Ragioneria di Stato, consente di delineare un quadro più chiaro sul futuro delle agevolazioni edilizie.
Nel 2026 i bonus fiscali per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica saranno prorogati alle stesse condizioni previste per il 2025, evitando così la riduzione delle aliquote che era stata inizialmente programmata.
Resteranno quindi in vigore la detrazione del 50% per gli interventi sull’abitazione principale e quella del 36% per gli altri casi.
A partire dal 2027, invece, è previsto un nuovo decalage: le detrazioni scenderanno al 36% per le prime case e al 30% per le seconde.
Non è stata confermata la proroga del Bonus Barriere Architettoniche al 75%, che resterà valido solo fino al 31 dicembre 2025, salvo eventuali modifiche dell’ultima ora. Anche il Superbonus non sarà rinnovato oltre la fine del 2025: la maxi-agevolazione, introdotta nel 2020, si concluderà infatti il 31 dicembre 2025, con una detrazione ridotta al 65% destinata a un numero limitato di interventi e contribuenti. L’unica eccezione riguarda i territori colpiti dal sisma, che potranno continuare a beneficiare del Superbonus al 110% anche per tutto il 2026.
È stato invece confermato il Bonus Mobili, che continuerà a garantire una detrazione del 50% anche per il 2026, con un tetto massimo di spesa fissato a 5.000 euro.
Un aspetto importante da considerare riguarda inoltre i limiti di reddito introdotti dal 2025: per poter usufruire delle detrazioni edilizie è previsto un tetto massimo annuale differenziato in due fasce, una per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro e un’altra per quelli con reddito oltre i 100.000 euro. Queste soglie restano valide anche per le agevolazioni richieste nel 2026 e dovranno essere tenute in conto nella pianificazione degli interventi.