AiCARR offre in esclusiva ai propri Soci un nuovo e indispensabile strumento di supporto professionale: è disponibile sul sito la Guida “Il recupero energetico dall’aria espulsa”, scritta da Michele Vio, libero professionista, Past President dell'Associazione e docente dei corsi AiCARR Formazione sul recupero di calore.

Con questa Guida, pensata per progettisti, energy manager e per tutti coloro che si occupano di gestione degli impianti HVAC, AiCARR risponde a uno dei suoi compiti e doveri: segnalare le eventuali incongruenze tra le varie normative e leggi nei campi di interesse dell'Associazione.

Come illustra l’autore, è ormai consuetudine utilizzare recuperatori di calore con efficienze sempre più elevate, come richiesto dalla normativa, dalle legislazioni attualmente in vigore e prescritto nella bozza del nuovo regolamento europeo “Laying down ecodesign for ventilation units”.
Questa impostazione -  che può essere corretta se applicata a climi freddi come quello del nord Europa, ai climi estremamente caldi di alcune aree del Medio Oriente e, in qualche misura, al clima continentale degli USA - è errata e fuorviante per il clima mediterraneo, in particolare per il mite clima italiano.
In questo contesto, un eccessivo recupero di calore potrebbe addirittura portare a risultati opposti a quelli desiderati, con un  aumento della spesa di energia primaria. Il problema è reale, in quanto il rispetto dei valori delle differenze minime imposte potrebbe impedire il rispetto dei consumi di energia primaria sanciti dalla direttiva 2010/31/UE (EPBD recast), portando a un’evidente incongruenza, non superabile da parte del progettista termotecnico. 

Partendo dunque dal concetto che la sola efficienza energetica non è sufficiente per definire le prestazioni energetiche dei recuperatori di calore, questa Guida propone per la progettazione dei recuperatori di calore un nuovo approccio, che assimila l’energia recuperata a quella proveniente da un qualunque generatore il cui consumo è associato alla quota di energia, per lo più elettrica, necessaria per il suo funzionamento.

Perché la Guida sia effettivamente uno strumento di lavoro da utilizzare "sul campo", AiCARR ha previsto di aprire il testo a eventuali commenti e proposte da valutare, che, se accettati, potranno essere inseriti in seguito: per questo motivo, e per consentirne una più comoda consultazione attraverso pc, tablet e smartphone, il volume è proposto nella versione digitale.

I Soci in regola con la quota associativa possono consultare la Guida nell’area Editoria/AiCARR/e-book