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30/01/2020
 
AiCARR: moderata soddisfazione per il PNIEC
 

È stato pubblicato il 21 gennaio scorso dal MiSE il PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima, predisposto con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che recepisce le novità contenute nel Decreto Legge sul Clima e quelle sugli investimenti per il Green New Deal contenute nella Legge di Bilancio 2020.

Il testo definitivo del PNIEC, inviato alla Commissione europea in attuazione del Regolamento (UE) 2018/1999, è frutto di un percorso, iniziato a dicembre 2018, che ha permesso un proficuo confronto tra le istituzioni, i cittadini e gli stakeholder e che ha visto l’attiva partecipazione di AiCARR attraverso l’invio al Ministero di una serie di proposte dettagliate che hanno in parte trovato applicazione nel documento.

In seguito alla pubblicazione del Piano integrato, AiCARR ha inviato una nota alla stampa in cui ha dichiarato: "Accogliamo con moderata soddisfazione la pubblicazione del PNIEC, che stabilisce gli impegni dell'Italia su efficienza energetica, rinnovabili ed emissioni al 2030.
Tra le proposte riprese dal Governo si possono menzionare "l'integrazione delle fonti rinnovabili, l’efficienza energetica nei nuovi edifici, le misure suggerite sui sistemi di accumulo come quelli di pompaggio, gli accumuli elettrochimici e il power to gas, il dibattito pubblico in merito all'accettazione sociale degli impianti da fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, l’integrazione di queste ultime nel sistema dei trasporti, l'utilizzo di idrogeno e la relativa rete di distribuzione, la modifica del meccanismo che regola i Certificati bianchi, l’eliminazione dei sussidi al consumo di combustibili fossili diretti e indiretti con l’obiettivo di azzerarli nel prossimo decennio, la proposta per incrementare l’attività delle Esco nel settore della Pubblica Amministrazione".

"Rimane molto da fare - continua la nota di AiCARR - sulla promozione dell’autoconsumo dell’energia prodotta da FER, sulla riforma tariffaria e la rivalutazione degli oneri di sistema, sulle tempistiche per la graduale estensione dell'obbligo di quote minime da FER per gli edifici esistenti, sulla revisione del codice dei contratti pubblici per gli interventi di efficienza energetica, sull'adozione dell’idrometano nella micro-cogenerazione e, per finire, sull'implementazione di forme di comunicazione e di informazione per l'utente finale. Inoltre è fondamentale rivedere le quote minime obbligatorie di FER già esistenti per gli edifici nuovi e reinvestire i proventi derivanti da CO2 anche nel settore dell’efficienza energetica e non solo in quello dei trasporti pubblici, secondo le proposte che ha già avanzato su questi due temi”.  

 
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