Le Comunità Energetiche, previste dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) e introdotte in Italia con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019, dovrebbero essere a breve incentivate da un decreto che il Ministero dell’Ambiente ha inviato in bozza alla Commissione Europea.
Il decreto ha l’obiettivo di fornire un concreto supporto alla realizzazione di nuove Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e all’autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabili, nell’ottica di perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 richiesti dall’Unione Europea.
Il decreto CER presentato in bozza riguarda tutte le forme di energia rinnovabile - dal fotovoltaico, all’eolico, all’idroelettrico, alle biomasse - e prevede due misure di incentivazione: un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto del 40%
Con la prima misura, i soggetti che si assoceranno in una configurazione di autoconsumo potranno ottenere, fino a fine 2027, una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili, con potenza finanziabile pari a complessivi 5 GW.
La seconda misura prevede invece lo stanziamento di 2,2 miliardi del Pnrr per il finanziamento a fondo perduto fino al 40% dei costi di realizzazione di un nuovo impianto o di potenziamento di un impianto già esistente, solo per le comunità realizzate nei Comuni fino a 5 mila abitanti.
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