La prima edizione di Heat Pump Technologies ha registrato un’ottima partecipazione, confermandosi un evento di grande interesse per il settore. AiCARR ha preso parte come KEY partner, contribuendo con l’organizzazione di un evento dedicato e partecipando alle sessioni formative.
Il convegno tecnico “Efficienza energetica e innovazione: il ruolo delle pompe di calore ad alta temperatura” è stato particolarmente seguito dai professionisti del settore, a testimonianza dell’interesse crescente per le tematiche legate all’efficienza energetica e all’innovazione tecnologica.
Se in ambito residenziale le pompe di calore stanno dimostrando il proprio potenziale nel riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, nell’industria c’è margine di azione nelle cosiddette “applicazioni ad alta temperatura”. Innanzitutto, va stabilito cosa si intenda per “alta temperatura”: si parla infatti di macchine pensate per operare a partire da 70/80 °C fino a 200 °C, in alcuni casi specifici anche 500 °C. È una distinzione doverosa, visto che il 53% del calore usato oggi nell’industria supera i 500 °C, mentre il 26% (una quota molto interessante nell’ottica del recupero dell’energia) rientra tra i 100 e i 200 °C.
Indipendentemente dal settore applicativo e dalla tecnologia usata, occorre valutare con attenzione costi e benefici. Quello della Pinch Analysis si rivela l’approccio più idoneo al fine di ottenere impianti efficienti e correttamente dimensionati. Determinanti anche la valutazione dei fluidi più idonei e delle tecnologie migliori sia in ottica di decarbonizzazione, sia di ritorno dell’investimento.
Da questo punto di vista, oltre alla tecnologia è fondamentale valutare il prezzo dei diversi vettori energetici utilizzati, considerando inoltre l’eventuale disponibilità di incentivi come quelli offerti da Transizione 5.0 o i Certificati Bianchi. Politiche di incentivazioni più stabili, non necessariamente più elevate, possono contribuire a dare maggiore continuità agli investimenti. In chiusura dell’evento, spazio alle applicazioni pratiche: un caso studio nel settore petrolchimico ha portato, dopo attenta valutazione dei fluidi e delle tecnologie più adatte allo scopo, all’individuazione della miglior soluzione possibile.
Il risultato è stato un taglio del 40% nell’utilizzo di energia primaria, una riduzione del 32% delle emissioni di CO2 e un risparmio economico complessivo del 40%, che permette di limitare il ROI a soli 3 anni.
Un altro momento di grande rilievo è stato il convegno "Pompe di calore: aggiornamenti tecnologici e risposte della filiera alla nuova regolamentazione F-Gas", organizzato dall’Associazione Tecnici del Freddo.
Alla tavola rotonda hanno partecipato, in rappresentanza di AiCARR, Claudio Zilio e Gennaro Loperfido, portando un importante contributo tecnico e normativo alla discussione.
In particolare, Loperfido ha affrontato il tema cruciale della formazione delle competenze, parte integrante del nuovo Regolamento F-Gas. Ha evidenziato come la progettazione degli impianti HVAC, che prevedono l’impiego di refrigeranti infiammabili, richieda una valutazione approfondita degli aspetti di sicurezza e della prevenzione del rischio incendio, aspetti sempre più centrali nella progettazione moderna.