La direzione generale Energia (Ener) della Commissione europea ha comunicato che l’Italia è entrata in fase di test per lo SRI (Smart Readiness Indicator), strumento introdotto dalla direttiva EPBD per misurare la capacità di un edificio di utilizzare tecnologie intelligenti.
I primi risultati dei test condotti in altri paesi europei suggeriscono che lo SRI può assistere i proprietari di immobili nell'identificare quali tecnologie intelligenti possano migliorare le prestazioni dei propri edifici. Il progetto, promosso dal MASE con il supporto tecnico di Enea, avrà una durata di 12 mesi e includerà almeno 30 edifici.
Durante questa fase di test ci si focalizzerà sulla valutazione delle tecnologie intelligenti più evolute disponibili sul mercato, sulla classificazione dei servizi SRI e sull’esplorazione di possibili integrazioni con i certificati di prestazione energetica (EPC).
Entro giugno 2026 la Commissione europea dovrà presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sui test eseguiti sulla base dei risultati dei test svolti da ciascun Paese coinvolto.