La presentazione dell’11° rapporto congiunturale e previsionale Cresme relativo al mercato dell’installazione impianti in edilizia in Italia per il periodo 2024-2027 ha visto l’intero settore patire una – seppur lieve – flessione.
Nonostante ciò, l’importanza del settore impiantistico nel mercato delle costruzioni è cresciuta. Nel 2024, mentre l’output complessivo delle costruzioni ha subito un calo più marcato (-2,5%), la quota dell’impiantistica sul totale è aumentata, raggiungendo il 27,3% del volume d’affari, in crescita rispetto al 25,9% del 2019. I dati restano dunque di base positivi, ancora superiori a quelli pre-pandemia, come indicano i dati elaborati nel rapporto.
Durante l’incontro si è tenuta anche una tavola rotonda che ha coinvolto i rappresentanti di associazioni di settore (AiCARR, Angaisa, Assoclima, Assotermica) e MCE-Mostra Convegno Expocomfort.
Nel proprio intervento, il Segretario Generale di AiCARR Luca A. Piterà ha identificato tre punti strategici da perseguire: il riconoscimento del ruolo centrale della progettazione impiantistica, lo sviluppo di competenze specializzate per gestire nuove tecnologie e l’apertura ai mercati internazionali, come Est Europa, bacino mediterraneo e Medio Oriente.
Una leva dal grande potenziale resta quello delle normative volte a incentivare l’adozione di tecnologie più efficienti. Il problema, ha sottolineato Piterà, è la loro instabilità: per come sono state strutturate finora, hanno patito la scarsa continuità operativa. Un approccio a medio-lungo termine genererebbe maggiore fiducia nell’industria e negli utilizzatori finali, con effetti positivi in cascata sull’intero sistema paese.