È stato recentemente pubblicato il decreto che stabilisce le nuove modalità operative per accedere ai crediti d’imposta del piano Transizione 4.0.
La legge di bilancio 2025 ha infatti imposto un tetto di spesa pubblica di 2,2 miliardi di euro e ha chiuso l’incentivo per i beni immateriali. Per gestire queste risorse limitate, è stata introdotta una piattaforma informatizzata (gestita dal GSE) che traccia le prenotazioni in tempo reale.
Il nuovo iter procedurale si articola in tre fasi:
• Comunicazione preventiva (entro il 31/01/2026): l’impresa indica gli investimenti previsti e il relativo credito d’imposta. L’ordine cronologico di invio determina la priorità di accesso alle risorse.
• Conferma dell’acconto: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’azienda deve dimostrare il pagamento di almeno il 20% del costo come acconto.
• Comunicazione di completamento: da inviare entro il 31/01/2026 per investimenti ultimati entro il 31/12/2025, o entro il 31/07/2026 per quelli completati entro il 30/06/2026.
Chi ha già comunicato investimenti con ultimazione dopo il 31/12/2024, ma non ha versato l’acconto del 20% entro tale data, deve ripresentare una nuova comunicazione preventiva entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Il credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione a partire dal decimo giorno del mese successivo alla trasmissione dei dati dal Ministero all’Agenzia delle Entrate, seguendo l’ordine cronologico delle richieste.
In caso di esaurimento delle risorse, le comunicazioni resteranno valide e potranno essere considerate qualora si rendessero disponibili nuovi fondi.