I dati ufficiali presentati alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) confermano che l’Unione Europea ha raggiunto una riduzione netta del 37% delle emissioni di gas serra tra il 1990 e il 2023, con un calo di 1.728 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (Mt CO2e).
Le cifre confermano inoltre un progressivo disaccoppiamento tra il prodotto interno lordo (PIL) e le emissioni: mentre il PIL è cresciuto del 70%, le emissioni sono diminuite del 37% nel periodo considerato.
La riduzione maggiore si è verificata nel settore energetico. Per il solo settore elettrico, le emissioni sono diminuite del 22%. Questo risultato è dovuto sia alla forte riduzione del consumo di carbone e gas naturale per la generazione di elettricità e calore, sia all’aumento significativo del consumo di energia rinnovabile.
Secondo i dati Eurostat, l’uso di energia rinnovabile è aumentato notevolmente nel 2023, principalmente grazie a idroelettrico, eolico e solare.
È diminuito, invece, il consumo di bioenergia.
L’andamento delle emissioni nel corso di questi 33 anni è stato guidato da diversi fattori: crescente quota di utilizzo delle rinnovabili, minor impiego di combustibili fossili, miglioramento nell’efficienza energetica e cambiamenti strutturali nell’economia.