La Commissione europea ha reso pubbliche le linee guida per l’implementazione di una delle misure più significative della Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici: l’eliminazione graduale delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040.
Il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria rappresentano oltre tre quarti dell’energia finale consumata dalle famiglie europee, e ad oggi buona parte di questa energia è prodotta usando combustibili fossili, principalmente gas naturale.
La nuova normativa stabilisce il 2040 come data indicativa per l’eliminazione completa delle caldaie che utilizzano combustibili fossili, richiedendo agli Stati membri di elaborare adeguati piani nazionali per raggiungere questo obiettivo. Le linee guida della Commissione chiariscono che per “caldaia a combustibili fossili” si intende qualsiasi caldaia che bruci combustibili non rinnovabili come carbone, gas naturale e petrolio.
Evidente il riferimento al tipo di combustibile utilizzato: una caldaia può smettere di essere considerata “a combustibili fossili” se alimentata completamente con combustibili rinnovabili come biometano, biocarburanti o idrogeno verde.
Gli Stati membri potranno scegliere le strategie più opportune per raggiungere l’obiettivo: sostituire le caldaie individuali con soluzioni alternative come pompe di calore, impianti solari termici o teleriscaldamento efficiente, decarbonizzare la rete del gas sostituendo il gas naturale con combustibili rinnovabili, o combinare entrambi gli approcci.