Il mercato europeo delle pompe di calore ha vissuto un 2024 particolarmente difficile, con vendite in calo del 22% rispetto all’anno precedente. Secondo il rapporto “European Heat Pump Market Report 2025” dell’EHPA (European Heat Pump Association), nei 19 principali Paesi monitorati sono state vendute circa 2,31 milioni di unità, segnando un forte rallentamento per l’intero settore.
I dati più preoccupanti arrivano da mercati come quello della Repubblica Ceca (-64%) e Germania (-48%).
In questo contesto difficile, l’Italia si conferma comunque tra i protagonisti del mercato europeo. Con circa 348.000 unità vendute nel 2024, il nostro Paese si posiziona al secondo posto dopo la Francia (546.000 unità installate). Complessivamente, in Italia risultano operative quasi 4,2 milioni di pompe di calore, un dato che ci colloca secondi dietro solo alla Francia, che ne conta 6,5 milioni.
Le cause del rallentamento sono diverse: la riduzione degli incentivi pubblici in diversi Paesi ha certamente influito sulla domanda, così come la crisi economica generale che ha reso i consumatori più prudenti negli investimenti. Paradossalmente, anche il ritorno a prezzi più bassi per il gas ha reso le pompe di calore meno competitive nel breve periodo, nonostante la loro efficienza energetica sia fino a cinque volte superiore rispetto alle caldaie a gas.
Questa frenata mette in discussione gli obiettivi climatici europei: l’attuale trend comporterebbe infatti un deficit di 15 milioni di pompe di calore rispetto all’obiettivo dei 60 milioni fissato a livello UE per il 2030.