È stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato l’emendamento al Decreto fiscale relativo al cosiddetto equo compenso, che prevede che il valore economico delle prestazioni offerte dai liberi professionisti non possa scendere al di sotto di determinati target, sia per quanto riguarda i committenti privati, sia - e soprattutto - per ciò che concerne le Pubbliche Amministrazioni.
Le Associazioni di categoria hanno espresso soddisfazione per questo provvedimento che supera di fatto la contestata sentenza del 3 ottobre scorso, con la quale il Consiglio di Stato aveva ritenuto legittima la prestazione d’opera a titolo gratuito a vantaggio di una Pubblica Amministrazione (leggi news del 12 ottobre).
L’emendamento, che dovrebbe essere approvato senza modifiche nei passaggi al Senato e alla Camera, era originariamente volto alla tutela degli avvocati, ma è stato in seguito esteso a tutte le libere professioni con l'obiettivo di sradicare ad ampio raggio quello che il Ministro della Giustizia Orlando ha definito “caporalato intellettuale”.