È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MASE “Aree idonee”.
Il DL individua la “ripartizione fra le Regioni e le Province autonome dell’obiettivo nazionale al 2030 di una potenza aggiuntiva pari a 80 GW da fonti rinnovabili rispetto al 31 dicembre 2020, necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNIEC e rispondere ai nuovi obiettivi derivanti dall’attuazione del pacchetto Fit for 55, anche alla luce del pacchetto Repower UE”, si legge nel testo.
Il decreto, in particolare, stabilisce principi e criteri omogenei per l’individuazione da parte delle Regioni delle superfici e delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti rinnovabili, seguendo la stella polare della neutralità tecnologica. La norma prevede il coinvolgimento degli enti locali nell’individuare superfici e aree idonee, non idonee, ordinarie e quelle in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra.
La Sicilia è al primo posto per potenza minima regionale con 10.485 MW al 2030, seguita da Lombardia (8.766 MW), Puglia (7.387 MW), Emilia Romagna (6.330 MW) e Sardegna (6.264 MW).