L'Europa sta compiendo progressi significativi verso il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, ma il percorso per centrare i target climatici del 2030 e del 2050 presenta ancora sfide da affrontare. Uno studio del JRC, Centro comune di ricerca della Commissione europea, ha analizzato i progressi compiuti, evidenziando differenze tra i vari settori coinvolti nella transizione green. Una scelta determinata anche da una considerazione temporale: sono ormai trascorsi cinque anni dalla presentazione del Green Deal, un lasso di tempo che giustifica un’analisi estesa dei progressi compiuti nel raggiungimento dei suoi obiettivi generali.
L’analisi ha preso in considerazione 154 obiettivi coprendo settori chiave come clima, energia, economia circolare, trasporti, agricoltura e alimentazione, ecosistemi e biodiversità, acqua, suolo e inquinamento atmosferico. Dai risultati emerge che, sebbene siano stati conseguiti traguardi importanti, l’Europa deve accelerare gli sforzi in molte aree per mantenere il ritmo necessario al raggiungimento dei target prefissati.
Attualmente, 32 dei 154 obiettivi analizzati risultano "in linea" con le previsioni, mentre per 64 è necessaria un’accelerazione per evitare ritardi. Inoltre, 15 obiettivi risultano "non progrediti" o addirittura "in regressione", e per 43 non sono ancora disponibili dati aggiornati. Un fattore chiave che incide su queste valutazioni è il tempo di implementazione delle politiche vincolanti, molte delle quali sono state recentemente approvate e dovrebbero produrre effetti concreti nei prossimi anni.
Nel rapporto viene sottolineata la necessità di intensificare gli sforzi in alcune aree prioritarie per garantire il raggiungimento degli obiettivi a breve termine e contribuire alla visione di lungo periodo di un’Europa sostenibile, equa, giusta e climaticamente neutrale entro il 2050.