Tradizionalmente gli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria si sono realizzati impiegando caldaie a gas o gasolio. Questa tendenza si sta attualmente spostando verso i sistemi a pompa di calore, con l’obiettivo di minimizzare i consumi di energia primaria e ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2), causa principale presunta del riscaldamento globale.
In particolare, i sistemi a pompa di calore per la produzione di acqua calda utilizzanti come fluido frigorifero CO2, gas caratterizzato da un potenziale di riscaldamento globale (GWP) pari a 1, rappresentano la tecnologia ideale laddove si richiedono grandi volumi di acqua calda sanitaria ad elevata temperatura, anche in presenza di climi rigidi.
In generale, l’utilizzo di pompe di calore nelle aree a clima rigido, a causa della bassa temperatura esterna, che comporta una riduzione della potenza resa e dell’efficienza, determina un incremento dei costi iniziali (necessità di sovradimensionare) ed operativi (COP inferiori).
Il sistema a pompa di calore con refrigerante CO2 per la produzione di acqua calda fino a 90° per applicazioni commerciali e turistiche, con una potenza termica di 30kW è capace di superare i limiti applicativi nelle aree a clima rigido fino a -25° e contribuire alla riduzione di emissione di CO2 in atmosfera.
Il nuovo sistema adotta un innovativo compressore a due stadi scroll-rotary (GSR), caratterizzato da un’elevata potenza resa anche a basse temperature esterne.
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