I sistemi VRF da sempre sono stati una alternativa all'avanguardia ai tradizionali impianti idronici.
Rispetto a quest'ultimi, presentano molti vantaggi ma anche qualche limite. La sempre maggior attenzione per la ristrutturazione degli edifici, l'evoluzione dell'elettronica e la necessità di contenere i volumi di refrigerante, hanno spinto i costruttori dei sistemi VRF ad investire in R&D al fine di evolverli ulteriormente, mantenendo inalterate le loro peculiarità principali e riducendo fino ad annullarne i punti deboli.
Sono nati così inizialmente i sistemi VRF MISTI, in grado di alimentare contemporaneamente sia terminali ad aria, sia terminali idronici (sistemi radianti e radiatori) e produrre acqua calda anche ad alta temperatura per uso sanitario.
Il successo dei sistemi VRF MISTI ha "certificato" la valenza del connubio espansione diretta/idronico portando ad un ulteriore passo in avanti rappresentato di sistemi VRF IBRIDI.
Tali sistemi sono di fatto costituiti da un produttore VRF a terminali idronici collegati ad evolute "sottocentrali" periferiche di scambio termico, distribuzione e recupero di calore (denominate distributori) a loro volta connesse alle unità esterne, attraverso tubazioni percorse da refrigerante.
L'incontro, ricco di approfondimenti e spunti di riflessione, si propone di analizzare i vantaggi e le applicazioni di tali soluzioni.
La partecipazione all'incontro riconosce:
- 3 CFP agli Ingegneri iscritti agli Ordini
- 3 CFP ai Periti Industriali iscritti ai Collegi
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