Sia il Dlgs 102 del 2013 sia il più recente D.M. 26 giugno 2015 hanno legiferato in tema di microcogenerazione (potenza elettrica fino a 50 kW, così come definita dalla C.A.R.) indicandola come una delle tecnologie di generazione idonee a soddisfare quanto richiesto a livello europeo ai fini dell’efficienza energetica. La microcogenerazione permette infatti di produrre contemporaneamente sia energia termica sia elettrica a fronte dell’utilizzo di un unico vettore energetico in ingresso e di accedere al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica. Attualmente il settore della microcogenerazione si sta attestando sull’utilizzo di motori a combustione interna di derivazione automobilistica che possono essere alimentati con combustibili eco-friendly, come ad esempio il gas naturale, il GPL e il biometano, permettendo quindi di ridurre le emissioni in atmosfera. Inoltre, accoppiare il microcogeneratore alla pompa di calore enfatizza i benefici ambientali e economici.
L’installazione di un microcogeneratore (e il suo eventuale accoppiamento con una pompa di calore) presuppone che il progettista abbia una competenza trasversale “termo-elettrica” (per integrare opportunamente il microcogeneratore nell’impianto già esistente) e amministrativa per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie a esercire gli impianti. L’incontro mira a trasferire agli interessati le conoscenze riguardo ai principali vantaggi e alle applicazioni ottimali della microcogenerazione in eventuale accoppiata con la pompa di calore; fornirà inoltre tutti gli elementi tecnici utili alla progettazione di un impianto di microcogenerazione e all’adempimento delle pratiche burocratiche relative alla messa in esercizio; verranno inoltre presentati alcuni business case contenenti valutazioni economiche in diversi scenari di applicazione del microcogeneratore con e senza la pompa di calore.
La partecipazione all'incontro riconosce:
- 3 CFP agli Ingegneri iscritti agli Ordini
- 3 CFP ai Periti Industriali iscitti ai Collegi
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