La Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre scorso) ha portato con sé alcune novità in materia di detrazioni fiscali concesse per interventi sugli edifici volti a favorirne il risparmio e l’efficienza energetica.
Dal 1 gennaio, le agevolazioni fiscali per i lavori relativi all’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili sono scese dal 65% al 50%.
Restano invece in vigore fino al 31 dicembre 2018 le detrazioni del 65% previste per interventi di riqualificazione energetica degli edifici e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con: impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari almeno alla classe A e contemporanea installazione di sistemi di termoregolazione evoluti; con impianti dotati di apparecchi ibridi "nativi", costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, già assemblati in fabbrica ed appositamente realizzati per funzionare in sinergia; con generatori d’aria calda a condensazione.
Inoltre, con la Legge di Bilancio 2018, il cosiddetto “ecobonus” del 65% viene esteso agli impianti funzionanti con micro-cogeneratori, oggi sempre più diffusi anche in ambito domestico: le agevolazioni sono previste per impianti che offrano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20% (PES >20%) e con un tetto di spesa fino a 100 mila euro.
Ricordiamo che il tema degli impianti di cogenerazione verrà sviluppato nel corso del Seminario organizzato da AiCARR e Coordinamento FREE, in programma a Roma il 26 gennaio (leggi news).
Fra le novità 2018 rientra infine una maggiorazione delle detrazioni per gli interventi sulle parti comuni degli edifici situati nelle zone sismiche - il cosiddetto "sismabonus" - aventi come obiettivi la riduzione del rischio sismico e la riqualificazione energetica. Già entrato in vigore con la Legge di Stabilità 2016, il sismabonus viene ora potenziato con la Legge di Bilancio, che porta la detrazione per interventi su edifici ubicati in zone sismiche 1, 2 e 3 all’80%, se i lavori comportano il passaggio a una classe di rischio inferiore, e dell’85% se l’intervento permette di classificare l’edificio a due classi di rischio inferiori. Le detrazioni prevedono un tetto di spesa massima di 136 mila euro
Per tutti i tipi di detrazione, le spese dovranno essere inserite nella dichiarazione dei redditi 2018, da presentare nel 2019, e l’importo sarà ripartito in 10 quote annuali.