Nella seduta del 13 settembre, il Senato ha dato via libera, con modifiche, al testo di conversione in legge del D.L. n. 115/2022 (Decreto Aiuti Bis) recante misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali.
Fra le varie novità, la misura, che comporta lo stanziamento di 17 miliardi di euro, mira a sbloccare la situazione di stallo verificatasi negli scorsi mesi nell’ambito dei bonus edilizi e Superbonus 110%, limitando la responsabilità in solido dei cessionari in caso di cessioni dei crediti. L'articolo 33 bis (Semplificazioni in materia di cessione dei crediti ai sensi dell'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020) prevede infatti che, qualora si verifichino violazioni, la responsabilità sia attribuita al cessionario solo in caso di dolo o colpa grave. Lo stesso si prevede anche per i crediti sorti prima degli obblighi di acquisizione dei visti di conformità, delle asseverazioni e delle attestazioni, contenuti nel decreto antifrode del novembre 2021, sui soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazione: in questi casi, sarà necessario comunque acquisire la documentazione richiesta, ma si potrà farlo “ora per allora”.
Non è invece passata la proposta di prorogare il Superbonus per gli interventi sulle abitazioni unifamiliari, per cui resterà invariato il termine del 31 dicembre 2022, previa dimostrazione di avere completato il 30% dell’intervento entro il 30 settembre.
Il testo passa ora alla Camera per la conversione in legge.